
L’eccesso di colesterolo, sia totale (C-totale) che LDL-c, rappresenta un fattore di rischio significativo per le patologie cardiovascolari. È dimostrato che esiste una correlazione diretta tra i livelli di colesterolo e il rischio cardiovascolare: ogni riduzione dell’1% dei livelli di colesterolo comporta una riduzione proporzionale del rischio. Considerando l’elevata incidenza delle malattie cardiovascolari in Italia e nei Paesi sviluppati, qualsiasi successo nella gestione del colesterolo ha un impatto positivo sulla salute pubblica.
Terapia Farmacologica
La terapia farmacologica si basa principalmente sulle statine, sia idrosolubili che liposolubili, la cui efficacia è però influenzata da due fattori principali:
• Una scarsa aderenza terapeutica, con una media inferiore ai 12 mesi;
• Una frequente insorgenza di miopatie, con crampi muscolari localizzati soprattutto negli arti inferiori (piedi e polpacci).
Il Ruolo degli Integratori
Oltre alle modifiche dello stile di vita, come alimentazione equilibrata e attività fisica regolare, negli ultimi anni si è accumulata una solida evidenza scientifica sull’uso di integratori nutraceutici per la prevenzione e il supporto nel trattamento dell’ipercolesterolemia.
Questi risultano particolarmente utili:
• In fase preventiva, per soggetti con anamnesi familiare di ipercolesterolemia o ad alto rischio cardiovascolare;
• Nei soggetti con valori di colesterolo borderline, che necessitano di un intervento per mantenere i livelli sotto controllo;
• Nei pazienti intolleranti alle statine, che manifestano effetti collaterali significativi;
• Nei pazienti già in trattamento farmacologico, che non riescono a raggiungere valori normali di colesterolo.
Gli Integratori e il Colesterolo
Gli integratori nutraceutici utilizzati per la gestione del colesterolo si suddividono in tre categorie principali:
• Inibitori dell’assorbimento intestinale, come fibre, steroli vegetali e psillio, che riducono l’assimilazione del colesterolo a livello intestinale;
• Inibitori della sintesi epatica del colesterolo, come monacolina K (riso rosso fermentato) e bergamotto, che bloccano la produzione di colesterolo a livello del fegato;
• Induttori dell’escrezione delle LDL, come berberina ed estratto di tè verde, che favoriscono l’eliminazione del colesterolo in eccesso.
Nuove Frontiere: Probiotici e Coenzima Q10
Recentemente, anche i probiotici stanno emergendo come un supporto importante nella gestione del colesterolo. Le alterazioni della flora intestinale possono influenzare il metabolismo del colesterolo e l’assimilazione dei sali biliari, contribuendo a una migliore regolazione dei livelli lipidici.
Un altro alleato fondamentale è il Coenzima Q10 (CoQ10), particolarmente utile nei pazienti che assumono statine. Un dosaggio superiore a 60 mg al giorno aiuta a ridurre il rischio di crampi muscolari ischemici causati dal blocco dell’enzima HMG-CoA reduttasi, lo stesso coinvolto nella sintesi del colesterolo.
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